CHIUSURA METRO A ROMA, U.DI.CON.: “SCARSA COMUNICAZIONE E DISAGI INNUMEREVOLI”

27 Lug 2017 | Comunicati Stampa

LAZIO

“Abbiamo appreso proprio ieri della chiusura della linea A della Metropolitana di Roma dal 31 luglio al 3 settembre – ha scritto in una nota il Presidente Nazionale U.Di.Con. Denis Nesci – è inaccettabile aver comunicato a quattro giorni dalla chiusura questo provvedimento, i disagi per i cittadini romani saranno incalcolabili, per non parlare dei turisti che proprio ad agosto prenderanno d’assalto la Capitale”.
La tratta che porta da Termini ad Arco di Travertino, fermate della linea A della Metropolitana di Roma, verrà chiusa nel periodo estivo per lavori di completamento della stazione San Giovanni della Linea C della metropolitana e del nodo di interscambio. Questa comunicazione ha destato parecchie polemiche sui social da parte dei cittadini romani.
“Stiamo ricevendo numerosi messaggi da parte dei cittadini seriamente preoccupati per il disagio comunicato con così poco preavviso il quale non permette neanche di potersi organizzare; persone che giustamente chiedono un parziale rimborso dell’abbonamento per il periodo in cui non possono usufruire del servizio atteso, – continua Nesci – altri infuriati manifestano l’impossibilità di svolgere il loro doppio lavoro per mancanza di tempo causato dalla chiusura della metro. L’Azienda doveva prima di tutto avvisare con almeno un mese di anticipo dei cambiamenti, fornendo sin da subito informazioni sulla frequenza delle navette sostitutive per potenziare i mezzi di superficie, permettendo ai cittadini di poter continuare a svolgere le loro attività quotidiane. Se gli autobus e i tram non venissero potenziati ci troveremmo davanti a mezzi strapieni – conclude Nesci – concittadini che non avranno modo di spostarsi generando un disservizio senza precedenti, per non parlare poi della situazione attuale che non è certo delle più rosee per l’Azienda, in virtù anche della raccolta firme per la privatizzazione del trasporto pubblico a cui sono stati invitati ad aderire i cittadini. Questa disattenzione potrebbe forse far raggiungere con più facilità le 30mila firme? Sarebbe davvero un autogoal da parte dell’Azienda”.