CIBO E TENDENZE, ITALIANI A CONFRONTO

2 Mar 2018 | Alimentazione

Le condizioni economiche, l’età media che avanza, il tasso di natalità a picco, la frammentazione sociale e la questione legata al mondo digitale, stanno portando gli italiani a percepire la nuova spesa in modo completamente diverso e ad aggrapparsi a nuove frontiere, non sempre sicure, ma dal certo risparmio. Il risparmio, però, soprattutto quando si tratta di cibo, non è sempre un fattore decisivo, lo sanno bene i giovani che per risparmiare concentrano le loro spese nei discount. Solo chi è single ed ha un reddito sopra la media compra prodotti più genuini, biologici e senza grassi aggiunti.

Il sistema della spesa alimentare viene talvolta appesantito dall’irrefrenabile impennata tecnologica che, di fatto, ha portato all’invasione di APP dedicate al cibo d’asporto, una comodità non indifferente per chi non ha molto tempo durante il giorno per fare la spesa o per cucinare. Adesso la creazione di un’ulteriore strumento digitale permette anche di fare la spesa comodamente con il proprio smartphone, anche in questo caso con i suoi pro e i suoi contro.

I cittadini italiani passano da una impostazione tradizionale, ancora ben radicata al Sud, ad una molto più diversificata, dove a prevalere sono le comodità, per chi se le può permettere o il risparmio al centesimo, vista la scomparsa del ceto medio. Le tendenze si spostano quindi da chi spende molto e, spesso, lo fa male, a chi spende poco e, ancor peggio, lo fa acquistando prodotti dalla dubbia provenienza. C’è la necessità di cambiare ritmo a questa corrente fredda, informand