Atac, U.Di.Con.: “A rischio l’incolumità dei cittadini per manutenzione antincendio”

10 Ott 2018 | Comunicati Stampa, Trasporti

Roma, 10/10/2018 – “E’ da anni ormai che ci occupiamo della questione trasporti nella Capitale – scrive in una nota il Presidente Regionale dell’U.Di.Con. Lazio, Martina Donini – viviamo quotidianamente disagi con i mezzi di trasporto pubblico, cittadini che devono fare una corsa contro il tempo per arrivare in orario a lavoro abituati ormai ad arrivare prima in stazione per accorgersi che alcune corse della metro sono soppresse, che attendono ore per l’arrivo di autobus che passano con una frequenza che non rispetta neanche il servizio minimo garantito. E’ una situazione assurda ma lo è ancor di più se parliamo della Capitale, che ogni giorno vede migliaia e migliaia di turisti scandalizzati per la gestione dei mezzi di trasporto urbani, per non parlare dei continui scioperi che, come sempre, di venerdì, paralizzano completamente la città ”.

Si avverte sempre di più l’assenza di personale Atac, 26 dipendenti dall’inizio dell’anno per la precisione, licenziati chi per presentazione di certificati medici fasulli, chi per aver usufruito di licenze 104 senza averne il diritto in quanto l’invalidità dei famigliari risultava essere inesistente. Oltre al problema dell’assenteismo è emerso un altro problema, alcune stazioni delle Metro A e B rischiano di essere chiuse d’ufficio in quanto non a norma.

“I soggetti in questione, invece di prestare servizio, usufruivano di giorni di permesso “giustificati” e ne approfittavano per sbrigarsi faccende personali – continua Donini – contribuendo alla disfunzione, già grave, del servizio pubblico. Abbiamo inoltre appreso un pericolo ben più grave a cui sono sottoposti i cittadini che frequentano le stazioni delle metropolitane in quanto, da alcuni controlli, risultano non essere in regola con la normativa antincendio, oltre a presentare evidenti arretratezze di manutenzione. Siamo allibiti da quanto appreso, nella Capitale ogni giorno si verificano guasti ai convogli, in più occasioni sono rimasti gli utenti intrappolati nei vagoni e solo ora scopriamo che non è stata effettuata la corretta revisione prevista da legge, con quale stato d’animo domani i cittadini entreranno in metro, consci di non avere, nel caso di guasto o incendio un dispositivo in grado di salvarli? – conclude Donini – Stiamo presentando in esposto, non possiamo permettere che l’incolumità dei cittadini venga messa a repentaglio e nello stesso tempo abbiamo chiesto dei chiarimenti per capire lo stato di ogni stazione metro, affinchè i cittadini siano informati”.