Roma, 27/11/2018 – “Mi risulta alquanto difficile commentare quanto accaduto sulla Pontina qualche giorno fa, è difficile togliersi dagli occhi quella voragine e soprattutto trovare una giustificazione plausibile a chi ora cerca risposte per il proprio caro, Valter Donà che risulta ancora disperso – scrive in una nota il Presidente Regionale U.Di.Con. Lazio, Martina Donini – di fronte allo shock delle prime ore siamo passati ai fatti, cercando di capire cosa abbia provocato questo cedimento e perché i cittadini laziali debbano muoversi con il terrore che da un momento all’altro possano accadere queste tragedie. Segnaliamo costantemente le problematiche infrastrutturali in cui versano le strade e non solo, attendiamo risposte concrete oltre che risoluzioni immediate, non possiamo infatti accettare che il cedimento sia dovuto a precipitazioni eccezionali mai registrate come abbiamo letto sui giornali questa mattina ”.
Crolla la Pontina, precisamente in Località San Vito. Si poteva evitare tutto questo? È doveroso sottolineare come la strada statale, oltre ad essere una delle più pericolose d’Italia, non sia più da tempo adeguata a sopportare la viabilità di tutto il litorale laziale.
“Stiamo presentando un esposto, non è accettabile percorrere una strada per tornare dal lavoro o raggiungere un amico o un familiare e non tornare mai più a casa, è sconcertante che in Italia ed in questo caso particolare nel Lazio, possa capitare tutto questo – conclude Donini – non possiamo far altro che aspettare l’evolversi naturale della situazione, ma ci riserveremo di sfruttare ulteriori strumenti a tutela degli utenti”.