Da tempo ci occupiamo di campagne di sensibilizzazione contro lo spreco alimentare e domani 5 febbraio ci sarà la Sesta Giornata Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare, istituita dal Ministero dell’Ambiente e dall’Università di Bologna con la campagna Spreco Zero e con il progetto 60SeiZero.
I dati raccolti da numerose indagini sullo spreco alimentare degli italiani e sulle loro abitudini alimentari sono decisamente migliorati rispetto agli anni passati, ma gli sprechi non sono ancora ai minimi termini. Secondo alcune analisi infatti, ogni consumatore italiano spreca cibo per un ammontare di circa 3 kg l’anno, gli ipermercati ne sprecano circa 10 kg per ogni metro quadrato di superficie, mentre i supermercati circa 20 kg per lo stesso criterio del precedente. Gli sprechi potrebbero essere ridotti soltanto grazie all’intervento dell’uomo, ma la situazione ha visto decisamente dei miglioramenti infatti è emerso che gli italiani, grazie all’aiuto di campagne di sensibilizzazione, sono stati in grado, negli anni, di conciliare il concetto di solidarietà, quindi concedendo alle persone più bisognosi ciò che non veniva consumato nelle proprie abitazioni, al concetto di sostenibilità e di economia, riducendo la quantità di rifiuti ed i relativi costi.
Alcuni dati sono ancora preoccupanti in quanto gli sprechi alimentari in Italia ammontano a circa un punto percentuale del Prodotto Interno Lordo (PIL) del nostro Paese, parte del quale è generato nelle abitazioni dei consumatori. I dati parlano chiaro, rispetto a 5 anni fa la situazione è migliorata ma molta strada il nostro Paese dovrà ancora percorrere per abituarsi alla mentalità del minimizzare gli sprechi.