Roma, 29/05/2019 – “Ancora caos nelle stazioni della metropolitana di Roma, sulla linea A in particolare – scrive in una nota il Presidente Regionale U.Di.Con. del Lazio, Martina Donini – questa volta a Termini, punto di snodo di due linee metropolitane e tramviarie, ma non solo, stazione ferroviaria principale in cui ogni giorno transitano milioni di persone. Il guasto che ha colpito le scale mobili ieri nella stazione sembrava essere stato solo oggetto di una bravata, a quanto riportavano i media, ma è emerso che il problema persisteva realmente. Si sono bloccate 4 scale mobili, tutte insieme ed è scoppiato il caos più totale nella stazione, mamme con passeggini sulle spalle, donne anziane con la fobia dell’ascensore. Il problema persiste da tempo nella Capitale e purtroppo in troppe stazioni metropolitane. Come se non bastasse, abbiamo inoltre appreso di una probabile chiusura della metropolitana in alcuni weekend del mese di luglio e agosto e, se serve per sistemare i disagi ben venga, basta che venga predisposto un sistema di trasporto alternativo”.
Ieri le scale mobili della stazione metropolitana di Termini si sono bloccate all’improvviso, così da far scattare l’allarme nella stazione creando panico tra i passanti. Su Twitter tanti racconti e video che documentavano l’accaduto, ma non solo, i media riportano anche una possibile chiusura della metropolitana in estate.
“A seguito di quest’ennesimo e vergognoso episodio – continua Donini – l’Atac ha annunciato che trenta stazioni della metropolitana presenterebbero dei problemi agli impianti. Notizia che non ci ha sorpreso più di tanto considerando lo stato in cui versano molte altre stazioni della stessa linea e che abbiamo prontamente segnalato. Stiamo parlando di Repubblica e Barberini, chiuse da mesi ormai, Spagna ancora transennata e Flaminio aperta ma con le scale mobili non funzionanti. Queste sono solo alcune delle stazioni della linea A ma i problemi alle scale mobili esistono anche in altre stazioni metro. I cittadini romani sono stanchi di affrontare questa situazione, paragonabile ad una giungla, tutti giorni per raggiungere il proprio posto di lavoro. Gli enti competenti – conclude Donini – fanno orecchie da mercante invece di fare qualcosa per risanare questa situazione che persiste da troppo tempo ormai, attendiamo chiarimenti anche riguardo alle stazioni della metropolitana che saranno, probabilmente, chiuse al pubblico”.