Demolizione Tangenziale Est, U.Di.Con.: “Che non si trasformi in un calvario per i romani”

3 Set 2019 | Comunicati Stampa, Trasporti

Roma, 03/09/2019 – “Accogliamo con favore la notizia della demolizione della Tangenziale Est, che i cittadini del Municipio II attendevano dai primi anni 2000 – scrive in una nota il Presidente U.Di.Con. Lazio Martina Donini – questo progetto, tra lungaggini burocratiche e volontà politiche, si è trascinato per quasi due decadi e speriamo possa ridare nuova vita alla zona, che per tanto tempo ha dovuto combattere col degrado, nonostante la rinnovata stazione avesse riaffermato la posizione di rilievo che il Tiburtino occupa nello scacchiere della mobilità capitolina”.

Lo scorso 5 agosto sono finalmente iniziati i lavori di abbattimento della Tangenziale Est, in particolare dei 500 metri antistanti la stazione Tiburtina. Essi si articoleranno in 4 parti per un minimo di 450 giorni, durante i quali la viabilità della zona subirà profonde modifiche, iniziate con il divieto di transito dei veicoli nella corsia principale della Circonvallazione Nomentana e la chiusura delle rampe in via Masaniello verso Salaria e a Piazzale delle Crociate in direzione stadio Olimpico. Ed è proprio qui il problema principale su cui tenere gli occhi puntati.

“Non vogliamo che questo anno e mezzo si trasformi in un calvario per i cittadini. Speriamo il buongiorno non si veda dal mattino in questo caso, basti pensare che le prime code si sono formate proprio il giorno di inizio dei lavori, sebbene la capitale sia tradizionalmente poco trafficata durante le ferie agostane – continua Donini – per questo abbiamo chiesto al dipartimento mobilità di fare chiarezza, i lavori devono avvenire nel modo più indolore possibile. Cogliamo inoltre l’occasione per esternare le nostre speranze sul futuro riservato a quella zona – conclude Donini – il nostro appello è che non diventi soltanto un altro grigio parcheggio, ma che sia predisposta un’oasi verde che possa portare a termine la riqualificazione dell’area e migliorare sensibilmente la qualità della vita di coloro i quali abitano in prossimità della stazione”.