Scale mobili metro Roma, U.Di.Con.: “Una vergogna senza precedenti”

29 Set 2020 | Comunicati Stampa, Trasporti

Roma,29/09/2020 – “Una mattinata da incubo quella che hanno vissuto ieri migliaia di romani e di pendolari alla stazione della metropolitana Termini – scrive in una nota il Presidente Regionale dell’U.Di.Con. Lazio, Martina Donini – code lunghissime, affollamenti, distanziamento assente e moltissime persone senza le mascherine, ricordiamo in piena pandemia se qualcuno se lo fosse dimenticato. Ma questa volta i cittadini non hanno tutte le colpe e sono stati costretti in questa situazione in quanto le scale mobili della stazione, due su quattro già da un po’, non erano funzionanti e di conseguenza si creavano code interminabili. Ma come se non bastasse se n’è bloccata una terza quindi la situazione è peggiorata ulteriormente. Una vera e propria avventura per i cittadini che dovevano tornare in superficie – continua Donini – per non parlare dei disabili che sono impossibilitati a raggiungere sia in salita che in discesa la banchina della metro perché al piano superiore della stazione ci sono altre scale mobili non funzionanti. Una situazione assurda ed aggravata ancor di più dal fatto che non esistono vie di fuga per chi potrebbe rimanere sopraffatto da un attacco di panico o da un malore improvviso. Ma questa descritta è la situazione solo di Termini, perché di scale mobili non funzionanti Roma è piena ed in quasi tutte le stazioni, ma se si prova ad andare sul sito dell’Atac risultano poche le stazioni con montascale, ascensori e scale mobili ad essere fuori servizio, di tutte le linee della metropolitana, non solo la linea A. Atac ha annunciato che da ottobre chiuderanno anche le stazioni Castro Pretorio prima e Policlinico successivamente per ulteriori sostituzioni di impianti quindi i disagi aumenteranno. Come pensano di gestire questa situazione? Siamo in una fase di emergenza sanitaria con contagi che aumentano di giorno in giorno, come si possono evitare gli assembramenti se a Roma non funziona più niente? E’ insostenibile una situazione del genere. C’è stato tempo per fare questi lavori e quando si sveglia l’Amministrazione capitolina? Poco prima delle prossime elezioni. Tutta Roma è un cantiere, i cittadini non ne possono più” – conclude Donini.