Roma, 04/06/2021 – “Le immagini che ci arrivano da tutta Roma, e che stanno facendo il giro del mondo, sono a dir poco disgustose. È inconcepibile che la Capitale sia ridotta ad una discarica a cielo aperto – scrive in una nota la Presidente dell’U.Di.Con. Regionale Lazio, Martina Donini – e la situazione è destinata a peggiorare con la riapertura a pieno regime delle attività di ristorazione. Ci chiediamo cosa abbia fatto l’Ama durante il lockdown, visto che evidentemente erano troppo occupati per riorganizzare la raccolta in città”.
Roma è invasa dall’immondizia. Da Via Tuscolana a Via Casilina, passando per Via Prenestina e Viale Marconi, per citarne alcune, le strade sono invase da cassonetti strabordanti di spazzatura e sacchetti che si accumulano nelle vicinanze. Come se non bastasse, dal 30 giugno prossimo la Regione Emilia-Romagna non accoglierà più le 200 tonnellate giornaliere di rifiuti indifferenziati e il Comune ha 60 giorni per presentare un piano impiantistico, pena commissariamento.
“Il quadro è emergenziale non soltanto dal punto di vista ecologico e di ‘immagine’ ma anche, soprattutto, da quello sanitario. L’estate è alle porte e il pattume putrescente attira i topi, potenziale veicolo di malattie come il colera che credevamo scomparse in una città che vuole definirsi civile – continua Donini – il commissariamento sarebbe la ciliegina sulla torta di incompetenza e totale incoscienza nell’amministrazione della cosa pubblica che la Raggi ci ha gentilmente ‘offerto’ negli scorsi anni. Tra le criticità della città – conclude Donini – questa Amministrazione ha avuto l’invidiabile record di non risolverne nemmeno una. Ci auguriamo che il tavolo tecnico istituito dal Ministero della Transizione Ecologica trovi una soluzione a questo scempio”.