L’e-commerce ai tempi del coronavirus: nuovo terreno di truffe

24 Giu 2021 | Progetto COVID-19

E-commerce, abbreviazione di electronic commerce, in italiano commercio elettronico; con questo termine si intende il processo di vendita e acquisto di beni e servizi tramite il web. L’evoluzione tecnologica e l’avvento di internet hanno rivoluzionato anche il concetto di fare impresa. Proprio grazie alle sue peculiarità la rete ha promosso e facilitato lo sviluppo di nuove idee imprenditoriali, mostrandosi come la piattaforma perfetta per vendere e comprare prodotti di ogni tipo.

I vantaggi dell’e-commerce sono innegabili rispetto al tipico concetto di commercio; basti pensare alla possibilità di fare acquisti in qualsiasi momento della giornata e soprattutto alla possibilità di accedere ad ogni tipo di bene o servizio anche dal più piccolo centro abitato, eguagliando così le possibilità di acquisto degli utenti.

È interessante osservare come in una prima fase la diffidenza dei consumatori circa la possibilità di effettuare transazioni sicure abbia rappresentato il maggior ostacolo allo sviluppo del commercio elettronico. Per rispondere a questa esigenza in ambito europeo ci si è mossi per apportare strumenti di tutela giuridica legati a questo nuovo modo di fare commercio e quindi garanzie specifiche come il diritto di recesso, il rispetto dei termini di consegna e la protezione dei propri dati personali. Il tutto è servito ad infondere maggior sicurezza intorno alle transazioni in rete che, dopo un inizio caratterizzato da un pò di scetticismo, anche in Italia sono cresciute in maniera esponenziale. Il settore dell’e-commerce infatti è cresciuto costantemente negli ultimi 15 anni ma è il 2020 che ha rappresentato un punto di svolta decisivo. La diffusione del Coronavirus ha impattato pesantemente sulle abitudini di acquisto degli italiani, molti dei quali, per necessità hanno effettuato per la prima volta l’esperienza dell’acquisto on-line.

Il Coronavirus è stato, di fatto, il catalizzatore di questo processo di avviamento all’e-commerce e lo ha velocizzato in modo esponenziale. Basti pensare che in regime di restrizioni ben il 73% degli italiani ha fatto acquisti on-line. La pandemia ha stravolto il mondo e le esigenze del mercato, un cambiamento al quale ci si è dovuti adeguare il più velocemente possibile.

Ma ad adeguarsi a questo nuovo modo di fare commercio non sono stati solo gli utenti onesti, infatti secondo un report pubblicato di recente dal Ministero dell’Interno, in Italia, nel 2020 sono state segnalate circa 100.000 truffe on-line. Si tratta di un numero importante che ci fa capire che in tempo di pandemia anche gli imbroglioni hanno scelto di virare sul digitale.

Il numero di truffe on-line è aumentato a dismisura parallelamente al numero di utenti che hanno attinto per la prima volte alla rete come piattaforma di acquisto, spesso senza avere alcuna dimestichezza dello strumento utilizzato ed esponendosi quindi al rischio di cadere in trappole architettate ad hoc sfruttando le limitazioni che hanno caratterizzato i periodi di lockdown.

In ragione dell’importante aumento nell’uso dell’e-commerce è fondamentale avere alcune accortezze, talvolta basta una sola occhiata ad un sito per capire che potenzialmente vi si cela una truffa. L’unica arma per tutelarsi è l’informazione preventiva.

È fondamentale dunque imparare a riconoscere siti potenzialmente truffaldini attraverso l’analisi di alcune caratteristiche specifiche:

 

  • tipologia di connessione del sito (qualora il sito fosse sicuro si troverà accanto all’indirizzo URL un lucchetto chiuso, segno che i tuoi dati sono al sicuro. Al contrario qualora il lucchetto fosse aperto potresti aver trovato un sito che non offre una protezione adeguata ai tuoi dati).
  • nome del dominio (molto spesso i truffatori on-line acquistano nomi a dominio simili a quelli autorevoli e rinomati. È buona norma controllare il nome del sito e la sua estensione per verificarne pertinenza ed autenticità).
  • offerte e contenuti a rischio (diffidare da sconti esagerati e promozioni che offrono prodotti a prezzi troppo aggressivi che difficilmente è possibile trovare sul mercato. Dubitare inoltre da testi che sono delle palesi traduzioni fatte male).
  • reputazione del sito on-line (verificare la reputazione di un sito web facilità a capire se ci si trova davanti ad un sito autentico o ad una truffa. La condivisione della propria esperienza nell’utilizzo di sito e-commerce diventa così uno strumento fondamentale per dare credibilità o meno al sito stesso).