Roma esclusa dall’Eurovision, U.Di.Con.: “Ennesima umiliazione dalla Raggi”

25 Ago 2021 | Comunicati Stampa

Roma, 25/08/2021 – “A 30 anni esatti dall’ultima edizione dell’Eurovision svoltasi proprio a Roma, dopo il trionfo di Toto Cutugno dell’anno precedente, la Capitale aveva la possibilità di essere ancora al centro del più grande evento canoro continentale – scrive in una nota la Presidente dell’U.Di.Con. Regionale Lazio, Martina Donini – peccato che, invece di cogliere l’irripetibile opportunità di celebrare degnamente i campioni in carica, quei Måneskin che proprio qui sono cresciuti e si sono formati, ci ritroviamo per l’ennesima volta a parlare di una figuraccia internazionale. Essere esclusi perché quest’Amministrazione non è stata in grado di presentare un sito adatto è la ciliegina sulla torta di umiliazioni che Roma e i romani vivono, oramai, quotidianamente”.

Le selezioni per ospitare l’Eurovision Song Contest per Roma sono finite ancora prima di iniziare. Il Campidoglio ha presentato come possibile sede per l’evento solo un padiglione di Fiera di Roma (vista la non disponibilità del Palalottomatica in quel periodo dell’anno), prontamente bocciato dall’Ebu (Unione Europea di Radiodiffusione) perché non conforme agli standard richiesti. La Capitale fa quindi compagnia alle altre città scartate, Acireale, Alessandria, Genova, Palazzolo Acreide e Sanremo, lasciando in lizza Bologna, Milano, Pesaro, Rimini e Torino.

“Le parole della sindaca Virginia Raggi, che all’alba della vittoria del gruppo rock candidava Roma, risuonano, oggi, più amare che mai – continua Donini – l’assessore allo Sport e ai Grandi Eventi, Veronica Tasciotti, ha anche la faccia tosta di scrivere su Facebook, luogo in cui quest’Amministrazione è più attiva, che l’Ebu si è complimentata per la proposta e l’impegno profuso; ci imbarazza spiegarle – chiosa Donini – come quella sia solo una pacca sulla spalla di circostanza e non una nota di merito”.

“Non ci resta che sperare che il prossimo suo post sia di dimissioni dall’incarico che non svolge, visto che è riuscita a privare Roma di una vetrina internazionale e un indotto considerevole per il settore turistico – prosegue Donini – Nel frattempo, per salvare l’ultimo briciolo di dignità istituzionale, suggeriamo all’Amministrazione di accantonare i patetici propositi della Tasciotti di ‘celebrare i Måneskin al Circo Massimo’ e di stare, per un po’, ‘zitti e buoni’.”