Roma, 05/10/2021 – “Noi di U.Di.Con. teniamo alle ricorrenze e non possiamo dimenticarci dell’anniversario della chiusura delle fermate della metro B Policlinico e Castro Pretorio. Pensateci – scrive la Presidente dell’U.Di.Con. Regionale Lazio, Martina Donini – un bambino nato il 5 ottobre del 2020 ha nel frattempo iniziato a camminare e dire le prime parole, ma non ha ancora avuto il privilegio di vedere le due stazioni aperte”.
“Dodici mesi fa Castro Pretorio veniva chiusa, seguita da Policlinico il 29 novembre, per la sostituzione di scale mobili e ascensori. Contemporaneamente, la sempre reattiva Atac scopriva, tra lo stupore di tutti, delle infiltrazioni di acqua in entrambe le stazioni e addirittura dell’amianto nella fermata adiacente alla Biblioteca nazionale. Da quanto riportato – continua Donini – i lavori sono terminati a fine agosto e i collaudi dovrebbero essere in corso ma, ovviamente, nessuna data di apertura è stata ad oggi fissata”.
“Nel frattempo le lezioni universitarie sono tornate in presenza e gli studenti de La Sapienza che non possono permettersi trasporti privati hanno dovuto trovare percorsi alternativi, sovraccaricando le altre linee – prosegue Donini – il più classico e caloroso dei ‘bentornati’ di Atac, che si ricorda della pandemia solo quando chiude il primo terzo di autobus e tram per la salute dei propri autisti, ma che se ne infischia di quella degli utenti, ammassati nel resto dei mezzi”.
“Chiediamo che questi nodi nevralgici della rete di trasporto pubblico romano siano riaperti al più presto e che venga stabilita chiaramente una data di riapertura – conclude Donini – augurandoci che quel bambino, nato un anno fa, avrà un giorno il piacere di utilizzare le due fermate per andare all’università”.