La preoccupazione dei consumatori sale alle stelle, esattamente come il prezzo del carburante che in questo periodo sta subendo importanti rincari, pesando fortemente sulle tasche degli automobilisti.
Dalle indagini rilevate dall’Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico, si evince il prezzo medio in modalità self della benzina che si attesta a 1,738 euro/litro, con picchi compresi tra 1,737 e 1,750 euro/litro. Quanto al diesel, sempre in modalità self, la media è pari a 1,6 euro/litro, con le compagnie posizionate tra 1,598 e 1,609 euro/litro. Il GPL si muove tra 0,812 e 0,833 euro/litro, mentre il metano mantiene le punte a 2 euro al kg. Alcuni distributori, specialmente quelli “senza logo” mantengono prezzi inferiori a 1,7 euro al litro ma ultimamente appare davvero difficile trovare un prezzo contenuto su questa tipologia di carburante.
Si continua a sperare che il Governo riduca i numerosi rialzi a favore dei cittadini.
Ma, allo stato attuale, il greggio è spinto da una forte domanda mentre l’offerta rimane contenuta. L’impennata del costo del petrolio e il conseguente rincaro dei carburanti ha un effetto anche sulla spesa, che prevede un aumento dei costi di trasporto oltre che di quelli di produzione, andando a modificare anche i prezzi dei prodotti nei supermercati. Ad un anno dalla rilevazione, un pieno da 50 litri costa quasi 17 euro in più per la benzina: un balzo che equivale, su base annua, a una stangata pari a 389 euro all’anno per la benzina.