Emergenza siccità nella regione Lazio: prorogato lo stato emergenza al 31 dicembre 2022

12 Set 2022 | Ambiente

La persistente assenza di piogge che ha caratterizzato l’estate in corso, causando una grave crisi idrica nel territorio della regione Lazio, ha imposto la proroga dello stato di emergenza siccità al 31 dicembre 2022.

Vediamo di seguito la situazione per ognuna delle province della regione Lazio, in riferimento al mese di agosto.

ATO1 – VITERBO: viene confermata la permanenza di condizioni siccitose. In alcuni Comuni si è resa necessaria l’attivazione di servizi sostitutivi con autobotti per rifornire circa 6.000 abitanti. In caso di persistente siccità, si ipotizza di intervenire con la turnazione e con ulteriori autobotti, che andrebbero a coprire il fabbisogno di 28 Comuni, per una popolazione di circa 40.000 abitanti. Per ridurre l’impatto dovuto al deficit della risorsa idrica, il gestore ha programmato interventi di emergenza, come la riduzione della pressione nelle reti, interventi a medio e lungo termine, quali interconnessioni ed efficientamento degli impianti e delle reti, recupero delle dispersioni e potenziamento delle fonti di approvvigionamento. La presenza di fluoro e arsenico in alcune fonti della provincia di Viterbo, aggrava la disponibilità di risorsa idrica.

ATO2 – ROMA: nella provincia si delinea una condizione di grave deficit di risorsa idrica relativa alla mancanza di piogge, ancora più severa rispetto alla crisi del 2017. Le fonti di approvvigionamento dell’ATO 2 – Roma riportano valori inferiori alle medie stagionali. Per limitare gli impatti di questo deficit, il gestore ha ridotto la pressione nelle ore notturne nei Comuni di Sacrofano, Capena, Manziana, Velletri e Fiumicino Località Testa di Lepre per circa 60.000 abitanti; verranno installati prossimamente dei limitatori di portata alle singole utenze dei comuni rurali dell’ATO2.

ATO3 – RIETI: viene confermato il deficit idrico anche nel territorio reatino con incremento della popolazione interessata da turnazione del servizio idrico per circa 18.000 mila abitanti, e l’utilizzo di autobotti per rifornire circa 2.000 abitanti. Sulla base dei dati storici meteo climatici e delle portate delle sorgenti è ipotizzabile che si verifichino impatti molto più significativi sugli utenti, per una popolazione di circa 100.000 abitanti. Il gestore ha programmato interventi di emergenza come limitazioni per usi dell’acqua diversi dal potabile, riduzione della pressione, turnazioni ed efficientamento delle reti e degli impianti.

ATO4 – LATINA: nella provincia di Latina le sorgenti garantiscono il fabbisogno idrico richiesto grazie agli interventi realizzati nel 2017 finalizzati al recupero delle dispersioni idriche, come interconnessioni e ricerca di nuove fonti. Gli impatti sulla popolazione sono pertanto limitati.

ATO 5 – FROSINONE: le sorgenti della provincia si presentano ancora in condizioni di grave deficit rispetto alle medie del periodo. La situazione attuale vede un incremento della popolazione interessata da turnazione del servizio idrico e del servizio di autobotti: risultano in turnazione circa 40.000 abitanti in 44 comuni e circa 3.500 abitanti riforniti da autobotti. Sono invece 16.500 abitanti di 16 comuni quelli costretti alla riduzione della pressione della risorsa idrica nelle reti. Il gestore, oltre agli interventi immediati elencati, ha programmato azioni a medio e lungo termine come la rifunzionalizzazione dei pozzi, il recupero delle dispersioni fisiche nelle reti idriche, realizzazione di interconnessioni di reti di distribuzione ed installazione di idrovalvole e riduttori sulla rete di distribuzione.

Visto lo scenario di severità idrica di alto livello su scala regionale, con Delibera del Consiglio dei Ministri del 4 agosto 2022, oltre alla proroga dello stato di emergenza in relazione alla crisi di approvvigionamento idrico, sono stati stanziati 5.800.000,00 € per l’attuazione dei primi interventi urgenti.