Con il decreto n. 78 del 26 maggio 2023 viene disciplinato il reddito alimentare 2023, provvedimento che ha come finalità il contrasto allo spreco e alla povertà alimentare.
Si tratta di una misura sperimentale che prevede la distribuzione gratuita di pacchi alimentari contenenti i prodotti invenduti della distribuzione alimentare, quelli che andrebbero buttati perché prossimi alla scadenza o che presentano le confezioni rovinate. L’invenduto, messo a disposizione dai supermercati o dai negozi della GDO che aderiscono alla sperimentazione, viene raccolto per essere donato alle famiglie che si trovano in condizione di povertà, contribuendo allo stesso tempo a ridurre lo spreco di cibo.
La sperimentazione, di durata triennale, viene avviata nei comuni capoluogo delle città metropolitane e i soggetti che possono usufruire della distribuzione alimentare rientrano nelle liste delle OpT (organizzazioni partner territoriali) del programma FEAD (Programma Operativo relativo al Fondo di aiuti europei agli indigenti) o vengono segnalati dai servizi sociali territoriali anche grazie al supporto degli Enti del Terzo Settore presenti sul territorio.
I progetti di reddito alimentare, devono essere presentati dai comuni delle città metropolitane e devono prevedere il coinvolgimento degli Enti del Terzo Settore, in particolare quelli aderenti al programma FEAD, e la partecipazione degli esercizi commerciali.
Le risorse messe a disposizione per tale misura sono pari a 1,5 milioni per l’anno 2023 e a 2 milioni annui a partire dal 2024. Una parte di questi fondi viene stanziata per lo sviluppo di un’applicazione informatica, necessaria alla prenotazione dei pacchi alimentari e necessaria al tracciamento dei prodotti donati. In ogni caso, le modalità di distribuzione dei pacchi alimentari viene disciplinata nei progetti presentati dai comuni.
Maggiori informazioni: https://www.lavoro.gov.it/notizie/Pagine/Reddito-alimentare-il-decreto-attuativo.aspx