Negli ultimi decenni, l’immigrazione è diventata un tema centrale nei dibattiti politici e sociali in tutto il mondo. Mentre i flussi migratori globali continuano a crescere, diventa sempre più importante ed evidente porre attenzione alle diversità in ottica interculturale volta alla costruzione di una società caratterizzata, quanto più possibile, da interazione e integrazione delle differenze. Riconoscere e rispettare queste differenze culturali è il passo principale affinché una società riesca a diventare tanto più diversificata quanto più inclusiva.
Un ruolo fondamentale sul tema dell’inclusione, lo detiene la scuola, luogo primario di socializzazione e riduzione delle disuguaglianze, dove le nuove generazioni si formano apprendendo i nuovi valori della convivenza, della diversità, dell’uguaglianza.
Secondo il report del Miur – Ministero dell’Istruzione e del Merito riferito all’anno scolastico 2020/2021, la maggiore concentrazione di alunni stranieri si trova al Nord con un 65,3%, segue il centro con il 22,2% e il sud con un 12,5%.Un divario provocato dalle opportunità economiche, maggiori al Nord.
Nonostante il diritto dei minori stranieri all’accesso all’istruzione, il problema della dispersione scolastica rimane presente. Si denota, infatti, che l’abbandono scolastico è dovuto sia al disagio economico e sociale, che porta il ragazzo immigrato alla ricerca di un lavoro che possa permettergli di contribuire economicamente al sostentamento della famiglia sia al ritardo nel percorso di studi, in quanto vengono inseriti in una classe inferiore rispetto alla propria età anagrafica, facendo aumentare le difficoltà di apprendimento, linguistiche e culturali.
Con le indicazioni contenute nel Protocollo di accoglienza per gli alunni stranieri, ogni istituto scolastico presenta obiettivi di intervento e integrazione sociale, proponendosi di:
- Facilitare l’ingresso dei bambini stranieri nel sistema scolastico;
- Definire criteri di orientamento per individuare la classe d’inserimento dell’alunno favorendo la familiarizzazione con il sistema scolastico e sociale;
- Promuovere e mettere in atto tecniche di apprendimento linguistico più efficienti, per favorire la loro piena inclusione nelle classi;
- Organizzare percorsi di incontro con gli alunni stranieri e le loro famiglie e fornire il supporto psicologico necessario per gestire lo stress e le sfide emotive legate alla migrazione.
Accogliere la sfida dell’inclusione è necessario affinché tutti i bambini e ragazzi, indipendentemente dalla nazionalità e dal contesto socio-economico di origine, abbiano accesso a una educazione di qualità e alle stesse opportunità formative.