Il servizio di richiesta e rinnovo del passaporto sarà possibile gradualmente in tutti gli uffici postali di tutti i comuni italiani. Un’iniziativa promossa dal Ministero dell’Interno e da Poste Italiane, partita già a marzo in via sperimentale presso i piccoli comuni con 15.000 abitanti, nell’ambito del “Progetto Polis”.
Il “Progetto Polis – Case dei servizi di cittadinanza digitale”, nasce con l’obiettivo di favorire la coesione economica, sociale territoriale del Paese e il superamento del digital divide nel Paese. Sulla base di questo obiettivo si è reso necessario affrontare la questione del rilascio dei passaporti che negli ultimi anni ha visto seri rallentamenti da parte delle questure e conseguenti attese interminabili per i cittadini.
La possibilità di richiedere il passaporto presso l’ufficio postale più vicino rappresenta una semplificazione significativa per i cittadini, che non dovranno più fare i conti con le lunghe code e le difficoltà di prenotazione in questura. Chi dovrà richiedere il passaporto dovrà presentarsi con due foto identiche e autenticate, le ricevute di pagamento dei contributi pari a 73,50 euro per la marca da bollo e 42,50 euro per il bollettino postale, un documento d’identità valido, il modulo di attestazione del domicilio se la richiesta viene effettuata in un Comune nel quale non si è residenti.
Per il rinnovo invece, oltre i documenti elencati è necessario consegnare presso l’ufficio postale il vecchio passaporto o la denuncia di furto o smarrimento del vecchio documento.
L’operatore delle Poste raccoglierà i documenti necessari e fornirà una ricevuta con le informazioni sull’ufficio di polizia che gestirà la pratica e il codice del protocollo di riferimento. Sarà possibile anche richiedere la consegna del passaporto a domicilio, un’opzione già scelta da oltre l’80% dei cittadini durante la fase sperimentale.
Secondo le previsioni del Ministero dell’Interno, nel 2024 saranno rilasciati oltre 3,4 milioni di passaporti, rispetto ai 2,7 milioni del 2023. Questo incremento è reso possibile anche grazie all’introduzione dell’agenda prioritaria online, che permette prenotazioni separate per le urgenze e al potenziamento degli organici delle questure.
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